Il mio business online è cominciato nel 2007. Leggevo le storie di chi mi stava davanti e, a un certo punto, mi sono detto: “Allora si può fare.” E l’ho fatto anch’io.
Le storie hanno questo potere: quando qualcuno percorre il sentiero prima di te, nella testa si crea una stanza sicura. Un luogo mentale dove puoi tornare quando la coscienza tira fuori i suoi vampiri: dubbi, scuse, rimandi.
Nel frattempo, intorno, c’è il coro: amici e parenti benintenzionati, consulenti non richiesti, opinioni forti su cose che non conoscono. È facile che quelle voci alimentino paure già nostre, figlie di una cultura che spesso scambia la “via vecchia” per l’unica via possibile. Tutto ciò che non assomiglia alla tradizione appare come un azzardo, un capriccio, una corsa dietro ai sogni.
Come si esce da questa prigione mentale? Come ci si libera dalla paura e dalle catene del giudizio (e del pregiudizio) che qui da noi sanno essere pesanti?
La risposta, per me, è sempre stata nelle storie giuste: racconti capaci di mostrarti un altro modo possibile di lavorare e vivere, e con esso un altro modo di pensare alle relazioni, alla crescita, al benessere. Storie che non ti ipnotizzano: ti responsabilizzano. Ti dicono dove hanno tagliato, dove hanno sbagliato, come hanno corretto.
ChatGPT per Business Online nasce così: raccoglie 10 casi recenti (2023–2025), dieci storie vere sparse per il mondo — dall’autore indipendente che trasforma un indice in un bestseller lampo, alla creator che fa esplodere la newsletter con micro-video e prompt; dal coach che automatizza il follow-up e raddoppia le conversioni, allo studente del Sud della Nigeria che standardizza il lavoro con l’AI e si costruisce un’entrata; dal maker che lancia un micro-tool e incassa i primi mille dollari, fino all’e-commerce “leggero” che parte con stampa on-demand e un CEO virtuale. Ogni storia è raccontata in modo semplice e poi smontata in passi chiari: contesto, scelte, strumenti, ciò che ha funzionato, ciò che è stato scartato.
Non troverai teorie infinite, ma percorsi brevi: checklist da 48–72 ore, frasi da incollare in ChatGPT per ottenere bozze utili (indice, lezioni, pagine, email), e il coraggio operativo per pubblicare una v1.0 onesta. L’obiettivo non è l’epopea: è ridurre l’attrito tra idea e pubblicazione, perché finché resti nella testa non succede niente; quando pubblichi, iniziano i dati e puoi migliorare.
Se queste pagine riusciranno a farti dire “allora si può fare” oggi, avranno fatto il loro lavoro. Apri il libro, scegli il caso più vicino a te, segui i passi, pubblica qualcosa entro una settimana. Il resto viene dopo: meno polemiche, più prototipi.
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