Ho avuto modo di riflettere e scrivere in precedenti occasioni su come l’atteggiamento critico, talvolta polemico e spesso insofferente, nei confronti dell’intelligenza artificiale (AI) da parte di alcuni individui risvegli in me vividi ricordi degli anni 2006 e 2007.

In quel periodo, il web iniziò a trasformare radicalmente la vita di molte persone, apportando notevoli miglioramenti in termini di crescita personale e prosperità economica. Questo avveniva nonostante il persistente scetticismo e, in alcuni casi, un’ostilità quasi viscerale da parte di coloro che si aggrappavano a posizioni ideologiche ormai superate, posizioni che nel medio e lungo termine si sono rivelate estremamente limitanti e controproducenti.

La decisione di alcuni di respingere a priori l’idea del web come strumento di business, o di deridere chi ne riconosceva il potenziale, ha finito per penalizzare esclusivamente coloro che si sono lasciati guidare da un’oscurità scettica che ha continuato a operare a livello inconscio come una specie di continuo e incessante auto-sabotaggio.

Oggi, con l’avvento dell’AI, stiamo assistendo a un fenomeno simile, sebbene sia più ampio il numero di persone che ancora non comprendono appieno di cosa si tratti, inclusi molti giovani. 

Questa volta, però, è anche peggio. La differenza fondamentale rispetto alla tecnologia web e ai mercati sottostanti risiede nella velocità evolutiva di questa tecnologia: ogni mese di ignoranza nell’ambito dell’AI equivale a un anno di evoluzione nel mondo del web e a un decennio nell’economia tradizionale.

Cerco di essere più chiaro: quando gli scettici finalmente decideranno di approfondire e comprendere, si ritroveranno di fronte a una trasformazione colossale. E avendo trascurato di seguire ogni fase di questo cambiamento, il rischio è di non avere spazio per recuperare il terreno perduto.

Sul mio blog, quasi quotidianamente, condivido tutorial dettagliati sull’utilizzo di Chat GPT, che si è affermata come la mia intelligenza artificiale prediletta. Il panorama delle AI è vasto e variegato, ma, seguendo un approccio che ho consolidato negli anni con piattaforme come WordPress, DIVI e GetResponse, ho scelto di focalizzarmi su una sola tecnologia per approfondirla a fondo.

Questa scelta mi permette di immergermi completamente nelle sfumature e nelle potenzialità di Chat GPT, esplorando ogni angolo e scoprendo ogni segreto. 

Condivido questa mia passione e conoscenza attraverso webinar, guide pratiche e consigli utili, mirati a rendere l’esperienza degli utenti con Chat GPT non solo più efficace, ma anche più entusiasmante.

Tuttavia, come accennavo poco fa, il mondo dell’AI è in costante e rapida evoluzione. Non appena riesco a studiare, semplificare e condividere una tecnica, una conoscenza o un’esperienza, ecco che si presentano nuove e stimolanti novità. 

L’ultima in ordine di tempo, che ritengo essere la più entusiasmante degli ultimi mesi, riguarda una svolta significativa da parte di OpenAI: ora permette ai suoi utenti di creare il proprio GPT personalizzato e di offrirlo sullo store di Chat GPT.

Questa innovazione apre le porte a un universo di possibilità inesplorate. Significa poter dare vita a un nuovo tipo di professione, generare nuove fonti di reddito e, soprattutto, ridefinire il modo in cui pensiamo a Chat GPT: già straordinaria come assistente nelle attività di scrittura, analisi dati e creazione di immagini, si trasforma ora in un partner eccezionale per un business del tutto nuovo e incredibilmente promettente.

Immagina le potenzialità: un GPT su misura, creato per soddisfare esigenze specifiche, che può essere venduto per aiutare altri professionisti, aziende o appassionati. Una vera rivoluzione nel modo in cui lavoriamo, guadagniamo e interagiamo con la tecnologia. 

Nel tutorial che segue, ti mostro come creare il tuo GPT personalizzato, come condividerlo, se condividerlo e come venderlo.

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