Nel lontano 2007, ho avuto il piacere di sperimentare i primi frutti dei guadagni online attraverso un blog. In quel periodo, le storie di chi aveva avuto successo con progetti digitali pullulavano ovunque, e l’entusiasmo che generavano era contagioso. Questo fervore mi ha ispirato a intraprendere un percorso simile: ho deciso di mettere su carta le mie idee e di trasformarle in un eBook, che ho poi messo in vendita online.

Prima di questo cambiamento, le mie giornate erano scandite da una routine ben definita: sveglia all’alba e continue sfide per cercare di guadagnare. Eppure, con l’introduzione del mio eBook, tutto sembrava aver preso una piega diversa, quasi magica. Ero nel mio salotto, in pigiama, eppure il mondo esterno veniva da me, acquistando ciò che avevo creato. Ogni giorno, il suono delle notifiche di pagamento di PayPal sul mio telefonino rompeva la monotonia, e ogni volta era una dolce melodia di conferma che il duro lavoro stava dando i suoi frutti.

Come ti sentiresti se, invece di affrontare la routine quotidiana di uscire e cercare ogni singolo euro, potessi contare su una fonte di reddito che funziona silenziosamente per te, giorno e notte?

Sei mesi dopo l’avvio del mio blog, mi sono fermato un attimo per riflettere e fare qualche calcolo. Il risultato? Un guadagno di poco oltre 20 mila euro. Non si trattava certo di cifre da capogiro, ma l’aspetto che davvero mi colpì fu il modo in cui li avevo guadagnati: comodamente seduto a casa, in pantofole, dedicandomi al mio blog. 

Questa rivelazione mi fece comprendere qualcosa di fondamentale: il mio vecchio studio di consulenza del lavoro, che aveva rappresentato la mia realtà per anni, non era più il luogo dove avrei trascorso il mio futuro. Ero destinato, senza ombra di dubbio, al mondo del business online legato all’informazione.

Sono trascorsi 16 anni da quel giorno. Nel frattempo sono diventato più esperto, più seguito, più autorevole, più pagato. Ho sviluppato centinaia di video lezioni, conferenze, seminari, articoli, qualche libro best seller. Ma oltre a ciò, uno degli aspetti che mi rende più orgoglioso è aver guidato e ispirato innumerevoli persone nella scoperta del vasto e affascinante universo del business online. Grazie a questo, ho contribuito a far sì che molti potessero reinventarsi professionalmente, approcciandosi al mondo digitale con entusiasmo e la giusta mentalità.

Nel momento in cui scrivo, tutti noi stiamo vivendo una delle crisi più assurde che l’uomo abbia mai conosciuto. Prima il covid, poi la guerra – sperando che non ci sia altro e che tutto finisca il prima possibile – stanno gettando intere popolazioni nel panico e nello sconforto più profondo.

Una delle evoluzioni più inquietanti di questo periodo è la crescente accettazione della censura. Pochi anni fa, l’idea di sopprimere la libera espressione e l’accesso alle informazioni era considerata intollerabile in molte società democratiche. Era un principio fondamentale: il diritto di esprimersi liberamente e di avere accesso a informazioni non filtrate. Eppure, oggi, la censura sembra aver trovato una sorta di posto “normale” nella nostra quotidianità. La sua crescente prevalenza non solo ha smesso di generare l’indignazione che una volta avrebbe suscitato, ma è diventata, per molti, una nuova e scontata realtà. Questo mutamento rappresenta un campanello d’allarme sulla direzione in cui si sta muovendo la nostra società, sul valore che diamo alla verità e sulla libertà che siamo disposti a concedere o a limitare.

In mezzo a questi eventi tumultuosi che gettano disorientamento e paralizzano molti, emerge una luce d’opportunità per coloro che sanno dove guardare. Mentre la crisi può essere paralizzante per l’uomo della strada, essa apre simultaneamente nuove porte nel mondo digitale, in particolare per il blogging di alta qualità. 

Ma mentre questi eventi creano turbamento e immobilismo nella mente dell’uomo comune, rappresentano comunque un nuovo tipo di mercato dove il blogging di qualità può rinascere e porsi al centro dell’attenzione come punto di riferimento editoriale alternativo e necessario.

Parallelamente, si assiste a una profonda metamorfosi del panorama dei social media. Questo cambiamento non è solo temporaneo ma segna una svolta decisiva. Non sono più le incessanti e spesso intrusive pubblicità di Facebook a dominare e a generare interazioni significative con il pubblico. Invece, tornano alla ribalta quei principi fondamentali del blogging che hanno reso questo strumento così potente nel 2007, permettendo a me e a molti altri di costruire carriere floride grazie alla lealtà e al supporto di un pubblico di lettori devoti. Questi elementi includono contenuti di qualità, autenticità, coerenza e l’abilità di creare connessioni profonde con il proprio pubblico.

In un’era in cui la fiducia nei grandi conglomerati dei media è in declino, la capacità di fornire una voce genuina, trasparente e informata attraverso il blogging diventa una risorsa inestimabile. E per coloro che sono pronti a cogliere questa opportunità, si apre un nuovo capitolo promettente nel mondo digitale.

Ecco l’importanza di questo webinar che ho accuratamente intitolato “Blogging business: il ritorno della tribù”. A partire da oggi è disponibile per i membri di Carlissimo Me.

Presentato nel mese di aprile e con una durata complessiva di circa 4 ore, esso si immerge in temi fondamentali che tracciano la strada verso il futuro del blogging:

In definitiva, viene tracciato il percorso che un aspirante blogger deve compiere dai primi articoli alle aree riservate alle live in streaming al podcasting e così via. Ci prenderemo un momento anche per modellare il giusto mindset e orientare le vedute verso quella che è una scelta inevitabile, pena l’esclusione dal mercato a ogni livello.

E ora, ti invito a fare il login, se non l’hai già fatto. Preparati a intraprendere un viaggio straordinario nel mondo dinamico e avvincente del blogging, un percorso che potrebbe trasformare non solo la tua carriera, ma anche te stesso come individuo.

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