Campi Flegrei: una super bomba atomica pronta a esplodere di cui nessuno parla

campi flegrei

Devo essere sincero: fino a pochi giorni fa non avevo mai considerato la pericolosità vulcanica dei Campi Flegrei di Napoli. Sono cresciuto con l’immagine del Vesuvio e con le informazioni, non meno allarmanti, che lo riguardano. Non immaginavo, invece, che a pochi chilometri dal noto vulcano, famoso per avere distrutto Pompei ed Ercolano nel 79 d.C., vi fosse una tale potenza distruttiva al suo punto di rottura.

Lunedì scorso, seduto sul divano, scrollando i reel, ancora profondamente ignorante sulla condizione dei Campi Flegrei, mi sono trovato davanti un video. È in lingua inglese, ma ci sono i sottotitoli. Si tratta di una conferenza internazionale sui cataclismi e sulla crisi globale. Ne ho estratto un pezzettino. Lo pubblico qui sotto.

Il relatore parlava di “Super Vulcano Campi Flegrei”. Essendo io molto ignorante in materia, non capivo se si stesse riferendo al Vesuvio, chiamandolo erroneamente. Ma dato che parto sempre dal presupposto che probabilmente sono io a ignorare le informazioni che non conosco, mi sono alzato dal divano e sono andato davanti al computer.

Ho aperto YouTube e ho cominciato a cercare video e documentari. La mia ignoranza è stata rapidamente e terribilmente colmata da una sequenza spaventosa di notizie allarmanti. 

Gli esperti sono preoccupati. I terremoti in zona aumentano. L’Osservatorio Vesuviano scrive:

Durante il mese di agosto 2023 nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 1118 terremoti con una Magnitudo massima=3.6±0.3.

Facendo una ricerca online, ne parlano molte testate nazionali internazionali, esprimendo, tutte, una forte preoccupazione per quello che potrebbe succedere da un momento all’altro.

Dai un’occhiata al The Guardian.

Secondo il parere di Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo Ingv, l’attuale piano di evacuazione, in caso di esplosione del super vulcano, è sbagliato, perché si basa sulla logica di poter prevedere l’evento. Mastrolorenzo, invece, sostiene che questo approccio potrebbe rivelarsi un disastro, poiché è più probabile che l’evento, o gli eventi, possano verificarsi fuori da ogni schema previsionistico, lasciando la popolazione allo sbando, in preda al panico e al destino.

Ho cercato qualche video per capire l’impatto di questo evento sul territorio. Sembra una cosa spaventosa di dimensioni enormi. Le conseguenze possono essere catastrofiche. Terremoti, esplosione con aumento delle temperature nella zona rossa capace di vaporizzare chiunque, tsunami, zolfo e cenere tossica, lapilli, piogge acide, inverno vulcanico. Un vero inferno che di sicuro coinvolgerà gli abitanti della zona (circa 2 milioni) nei primi minuti, ma che via via si estenderà all’intera regione Campania, per poi coinvolgere l’Italia, l’Europa e il mondo intero.

Ecco uno studio recente.

Sto scrivendo di getto. E non so neanche perché. Forse per esorcizzare la paura.

Continuerò a informarmi. Ma ho come la sensazione che forse dovrebbero un po’ cambiare le priorità. La vera emergenza, anche per il mainstream, non è l’influenza, il morbillo o il pipistrello di Bill Gates. E a questo punto credo che non sia più neanche la guerra in Ucraina. Dio non voglia, dovesse succedere ciò di cui parla il video qua sopra…

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, se eravate già informati, fino a che punto, come vi siete organizzati.

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