Lotta per la sopravvivenza: affronta l’oppressione con coraggio e dignità

lotta per la sopravvivenza

In questa costante lotta per la sopravvivenza, diventa essenziale fare queste 3 cose:

  1. coltivare un orto, anche in spazi ristretti come balconi o terrazze
  2. Allevare 2-3 galline
  3. Iniziare a scrivere un blog! 

Molti di voi mi leggono su Facebook, ma rimangono intrappolati in un circolo di dolore, rabbia, tristezza e depressione per tutto quello che stanno facendo agli uomini e alle donne (e agli animali) di questo pianeta. Gli ultimi anni sono stati difficili per molti, segnando per alcuni una fine tragica.

Noi abbiamo tentato di salvarli, purtroppo senza successo. Tuttavia, siamo in pace con la nostra coscienza. Non solo abbiamo diffuso il nostro messaggio attraverso parole e grida in diverse lingue – personalmente ho pubblicato un libro “È tutto sbagliato” nel settembre 2020, anticipando milioni di persone – ma abbiamo anche affrontato censure, ban, insulti e dileggi.

Le azioni più terribili e inqualificabili sono state perpetrate nei nostri confronti da coloro che abbiamo cercato disperatamente di salvare. 

Autonomia e indipendenza dal sistema

Tuttavia, ora ci troviamo in una fase completamente diversa. Se per alcune persone non c’è stato o non c’è più nulla da fare, per noi, che abbiamo resistito con orgoglio e determinazione alla più brutale e massiccia decimazione dell’umanità, questi anni ci hanno aperto gli occhi: la routine non è più un porto sicuro. Le realtà possono mutare drasticamente con un semplice annuncio televisivo o un DPCM.

Nulla può essere dato per scontato.

La guerra non è ancora finita. Potrebbero volerci ancora alcuni anni prima di vedere la fine di questo scempio, e non c’è alcuna garanzia che il risultato finale sia a nostro favore.

Nel frattempo, è fondamentale prepararsi per le emergenze future. Per far ciò, è essenziale comprendere che i nostri talenti, le nostre conoscenze, le nostre abilità tecniche e umane, e soprattutto la nostra indistruttibile dignità, devono essere convogliate in un progetto di autonomia e indipendenza dal sistema dominante. 

Il sistema è pervasivo e corrotto

È vitale ricordarsi che questo sistema pervasivo si manifesta in molteplici forme, non solo attraverso mascherine, autocertificazioni e vaccini, ma anche in aspetti meno invasivi della nostra vita quotidiana (es. farine di insetti, auto elettriche, educazione sessuale ai bambini dell’asilo ecc.). 

La lotta per l’autonomia e l’indipendenza richiede un impegno costante e la volontà di rimanere vigili e attivi nella difesa dei nostri diritti naturali.

Il sistema attuale è gravemente compromesso: è marcio e corrotto fino al midollo. È diventato chiaro che non esiste più alcuna possibilità di riformarlo o salvarlo. Non esiste più una figura capace di radunare le forze necessarie per ristabilire un ordine accettabile, simile a quello del secolo scorso.

Prepararsi a saper vivere fuori dal sistema

Ci troviamo di fronte a molteplici sfide e fronti di attacco: dalla salute alla finanza, dall’educazione dei nostri figli alle questioni alimentari. La potenza del gruppo che controlla questo golpe umano è così immensa che è inutile pensare di poter cambiare qualcosa con semplici proteste di piazza.

Sono state organizzate e condotte centinaia di proteste, raduni, raccolta firme ecc. È cambiato mai qualcosa?

L’unica strategia per prevalere in questa situazione è quella di renderci immuni e inattaccabili individualmente, sviluppando la capacità di vivere al di fuori del sistema corrente. Dobbiamo cercare autonomia e indipendenza, costruendo magari reti di sostegno e comunità che possano funzionare indipendentemente dalle strutture e dai meccanismi corrotti che dominano il sistema attuale. 

Questa è una lotta per la libertà e la dignità, che richiede resistenza, ingegnosità e un profondo senso di comunità e solidarietà. È un percorso difficile, ma indispensabile per sopravvivere e, forse, per la creazione di un futuro più giusto per tutti.

L’indifferenza attiva

Se, ad esempio, il sistema promuove nei supermercati prodotti come insetti commestibili e carne sintetica, la risposta non dovrebbe essere limitata a proteste di piazza, che spesso risultano inefficaci. Invece, l’approccio da adottare è l’indifferenza attiva: ignorare completamente queste offerte e organizzarsi per avere o produrre autonomamente il cibo necessario.

Il fulcro della questione non è tanto il metodo di produzione del cibo, argomento su cui ho già discusso, ma piuttosto l’atteggiamento da adottare. Questo atteggiamento deve essere lo stesso che abbiamo assunto durante le imposizioni vaccinali. 

Come abbiamo reagito in quel periodo? Abbiamo confidato in una soluzione emergente da una protesta di piazza? O semplicemente abbiamo deciso di non accettare imposizioni e di proseguire con la nostra vita?

Il punto cruciale è questo: essere pronti a dire “continuerò con la mia vita, a prescindere dal grado di follia raggiunto dal sistema”. Ma per farlo, bisogna avere la giusta caratura. Significa adottare un approccio di indipendenza, svincolandosi dalle imposizioni e dai dettami di un sistema che è oramai palesemente irrazionale e dannoso. È una forma di resistenza che si basa sulla capacità di autogestirsi e di trovare vie alternative per mantenere la propria integrità e autonomia in un mondo che sembra sempre più alienante e disconnesso dai bisogni veri delle persone.

Salvare noi stessi per salvare gli altri

Il mio approccio non si focalizza unicamente sul benessere collettivo, sebbene questo sia un elemento fondamentale della mia visione; pongo invece un accento particolare sulla necessità della salvezza individuale. È cruciale comprendere che dobbiamo prima salvare noi stessi per poter essere di aiuto agli altri, non il contrario.

La mia prospettiva deriva da un’esperienza profonda e prolungata. Le mie idee si sono sviluppate e consolidate nel corso di quasi vent’anni (che rappresenta un bel lasso di tempo), molto prima che le recenti aberrazioni emergessero. Questa lunga esperienza costituisce la base da cui parto per offrire riflessioni e spunti di pensiero che mi hanno permesso di attraversare uno dei periodi più bui della storia umana senza subire danni. 

Il lavoro sul mio blog, la mia indipendenza, la capacità di dire “no, grazie” a chiunque, hanno garantito la mia salvezza e quella della mia famiglia.

Non posso affermare con certezza di essere completamente preparato per affrontare le future emergenze, ma se io, con tutto il mio impegno, sento ancora questa incertezza, cosa dire di coloro che rimangono immersi nel sistema, illudendosi che, una volta superata la questione dei vaccini, tutto rientrerà in una normale routine?

Come abbiamo già sottolineato, la routine è andata, svanita, disintegrata. Adesso, la scelta è nelle tue mani: puoi optare per rimanere confinato all’interno del sistema, o raccogliere il coraggio necessario per confrontarti e adattarti a un nuovo contesto, in cui il coraggio e l’autonomia personale non sono più solo virtù, ma diventano requisiti essenziali per navigare in un mondo che si trasforma rapidamente.

Lotta per la sopravvivenza con orto, galline e blog

Per questo motivo, ribadisco: imparate a coltivare un orto, anche se disponete soltanto di spazi limitati come balconi o terrazze. Non sottovalutate il valore e il potere di coltivare il vostro cibo, anche su piccola scala. È un passo verso l’autosufficienza, un modo per riconnettersi con la natura e le sue stagioni, nonché un atto di ribellione contro la dipendenza dal sistema alimentare industriale.

Inoltre, vi incoraggio a creare un piccolo spazio dove poter allevare 2-3 galline. Questo non solo vi fornirà una fonte costante di cibo fresco, come le uova, ma rappresenta anche un’opportunità per imparare a prendersi cura di esseri viventi, sviluppando rispetto e comprensione per il ciclo della vita.

E non dimenticate l’importanza di condividere le vostre esperienze, riflessioni e scoperte: iniziate a scrivere un blog. Questo non solo vi permetterà di esprimere le vostre idee, ma creerà anche una comunità di persone che condividono i vostri valori e possono imparare l’uno dall’altro. 

Un blog può trasformarsi in uno strumento eccezionalmente potente per la diffusione della conoscenza, l’ispirazione al cambiamento e la creazione di reti di sostegno. Oltre a questo, sorprendentemente, rappresenta anche una fonte di reddito passivo e potenzialmente illimitato. Magari, se fate un buon lavoro, grazie al blog, potreste ambire a spazi più ampi sia per l’orto che per le galline (e non solo le galline).

1 commento

  1. Paola

    Grazie Carlo, ti seguo

    Rispondi

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