Diventare blogger a 60 anni, quando si ha così tanto da offrire

Diventare blogger a 60 anni, quando si ha così tanto da offrire

Ti ricordi quelle lunghe serate autunnali, quando il sogno di avviare la tua attività bruciava così vivido da tenerti sveglio fino a tardi? Parlando con fervore, tra le nebbie di fumo di sigarette, con amici o fratelli, l’abitacolo della tua vecchia Golf si trasformava. Sembrava una bisca clandestina. L’odore del tabacco si mescolava con quello umido della tappezzeria, creando una specie di puzza… di povertà, ma anche di speranza e di sogni.

Quanti anni sono trascorsi da allora? E quante cose sono cambiate?

Tanto per cominciare, la tua prostata. Dannata. E fosse solo quella. È vero o no? Ma lasciamo stare. Certe cose devono rimanere riservate. È la regola dell’uomo dignitoso che cerca di aggrapparsi alla disciplina (o a quello che ne rimane). Ciò che non mi uccide, mi fortifica, diceva Nietzsche. Anche se a volte abbiamo bisogno di aiuto, perché di fierezza si rischia veramente solo di morire.

In quelle rare occasioni in cui ci fermiamo a guardarci allo specchio per più di qualche istante, accade qualcosa di sconcertante: smettiamo di riconoscere chi eravamo. Lentamente, sotto lo sguardo attento e prolungato, l’immagine riflessa inizia a trasformarsi, mostrando chi siamo diventati. E non è detto che non ci piaccia.

Ma anche quando cerchiamo di sfuggire al confronto, i nostri figli ci ricordano che non è possibile. Loro ci sono. E se ci sfiorano, ci abbracciano, magari proprio mentre ci troviamo di fronte allo specchio, l’immagine di ciò che siamo oggi prevale su quella a cui i nostri occhi erano abituati. In quell’istante, il passato sfuma e siamo riportati al presente, alla realtà della nostra vita attuale, con le sue sfide quotidiane e le difficoltà che, in un modo o nell’altro, siamo riusciti anche a superare. Diciamolo, perdinci!

L’odore dell’abitacolo della vecchia Golf, però, è andato; oramai sepolto da qualche parte nei meandri della tua mente. A volte ci pensi. Ricordi. Anche a me capita. Mille idee hanno preso forma nel tempo, trasformandosi in occupazioni, progetti, aziende nate dall’impulso creativo. 

Alcune di queste hanno trovato terreno fertile, crescendo rigogliose; altre, meno fortunate, hanno lottato per affermarsi, o addirittura sono cessate negli anni. Capita. Ma nonostante tutto, hai adempiuto a un compito essenziale: hai offerto il massimo di te stesso ai tuoi figli, alla tua famiglia, sacrificando talvolta le tue aspirazioni personali. Se sono quello che sono, i tuoi figli, e sono davvero un bel capolavoro, lo devono anche a te.

Arrivato a questo punto, però, si impone un nuovo capitolo: è il momento di volgere lo sguardo verso l’interno, di riscoprire e nutrire il , di assecondare le esigenze dell’anima che, troppo a lungo, sono state messe in attesa.

Pensaci: hai attraversato decenni straordinari. Hai assistito a trasformazioni in ogni ambito della vita. La tua generazione non si è limitata a osservare il cambiamento; l’ha generato, lo ha guidato. 

Figli e nipoti navigano agilmente nel mare della tecnologia, e spesso ti prendono in giro perché ami leggere il vecchio giornale, consultare Google dal Desktop, leggere le email. Ma che ne sanno del vecchio Golf e dell’energia che promanava da esso (insieme al fumo delle sigarette)? Come potrebbero mai capire quel grande universo dai colori indimenticabili che vive nei tuoi ricordi?

Se c’è un momento perfetto per agire, è proprio ora

È il momento per te di aprire un blog e condividere le tue esperienze. Hai 60 anni? Meglio. Hai così tanto da offrire.

Racconta la tua vita, trasmetti le tue conoscenze, insegna ciò che solo chi ha vissuto la tua epoca può realmente comprendere.

Siamo la memoria storica in una società che cerca di cancellare tutto molto velocemente. Abbiamo l’opportunità di dimostrare che esistono molti modi di vivere: amare, giocare, divertirsi, crescere e prosperare, ma anche di affrontare il sacrificio, la lotta, la malinconia, il dolore e il lutto. E tutti, forse, anche migliori di quelli che cercano di imporre ai giovani negli ultimi anni.

La tua voce diventa così un faro di saggezza ed esperienza, illuminando percorsi diversi per chi ascolta, magari non proprio in vecchio Golf, ma in un qualsiasi abitacolo maleodorante, dove le giovani menti più fervide e irrequiete, proprio come noi negli anni migliori, cercano qualcosa a cui aggrapparsi con la mente, per non annaspare nel guado di tristezza e mediocrità che le circonda.

Il tuo vantaggio, oltretutto, è che non hai bisogno di bloggare per cambiare vita o per sfuggire a un lavoro che non ti soddisfa. Sei oltre questa fase. Ma qualora decidessi di provarci, potresti riscoprire il fascino di un percorso, unico e inimitabile, che può farti diventare ciò che sei… e dare  finalmente un senso a tutto quanto.

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Carlo D'Angiò

Autore. Speaker. Publisher. Consulente. Coach. Podcaster. Esperto di blogging business e online marketing, di comunicazione grafica e video.

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